Con una lettera firmata da 76 amministratori delegati delle principali aziende siderurgiche europee e inviata ai capi di Stato dei 28 Paesi dell’Ue, è stato chiesto di rivedere la riforma in corso del sistema ETS o, in alternativa, si rischia di perdere il settore dell’acciaio. Il tutto mentre entrano nella fase finale i negoziati sul nuovo meccanismo europeo che regola gli scambi delle emissioni di CO2. Inoltre il settore rischia di trovarsi maggiormente esposto al trasferimento del costo del carbone nei prezzi dell’elettricità. “E’ quindi essenziale che i miglioramenti concordati in merito ai gas, all’asta delle quote, al fattore di correzione transettoriale e ai costi indiretti siano adottati anche dal Consiglio” sottolineano i 76 ad.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Impresa e territroi – R.I.T (pag. 9)
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