Il crollo dei prezzi delle materie prime sta cominciando a piegare anche le grandi minerarie: Bhp Billiton, la prima al mondo per capitalizzazione, ha annunciato tagli della produzione di petrolio, gas, rame e carbone. Il gruppo australiano tuttavia non intende tirare il freno sul minerale di ferro, nonostante l’enorme eccesso di offerta che affligge il mercato, un surplus di cui esso stesso è tra i maggiori responsabili insieme a Rio Tinto, Vale e Fortescue Metals. Nell’anno fiscale al 30 giugno 2016 Bhp prevede di estrarre il 7% in meno di idrocarburi, scendendo a 237 milioni di barili equivalenti petrolio, la sua produzione di rame calerà del 12% (a 1,5 milioni di tonnellate). Diminuirà anche l’output di carbone, sia metallurgico (-6%) sia termico (-2%). Ma quella di minerale di ferro, attraverso una migliore produttività, salirà di un ulteriore 6% a 247 milioni di tonnellate.
Fonte: Il Sole 24 Ore Finanza & Mercati
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