Ancora perforazioni petrolifere in Basilicata. L’ultima richiesta di Eni per la realizzazione di un nuovo pozzo, “Alli 5”, risale a ottobre. La compagnia ha chiesto una nuova autorizzazione alla Regione Basilicata e al ministero dello Sviluppo economico per “modificare il Programma dei Lavori di ricerca e sviluppo della concessione di coltivazione idrocarburi ‘Val d’Agri’”. Si preoccupano gli ambientalisti dell’associazione “ScanZiamo le scorie”, soprattutto dopo lo sversamento di oltre 400 tonnellate di greggio da uno dei serbatoi del Centro Olio di Viggiano (Potenza) verificatosi tra agosto e novembre 2016. Ma il governatore Marcello Pittella rassicura: “La richiesta è molto corposa, oltre 60 pagine. In questa fase la Regione non è parte attiva. Quando sarà chiamata dal ministero dell’Ambiente a dare l’intesa, ove mai i ministeri competenti non lo avessero già fatto, chiederemo una Via (valutazione di impatto ambientale) per garantire la tutela dell’ambiente. La Regione Basilicata non intende autorizzare nuovi pozzi che non siano previsti dagli accordi del ’98 e del 2006, rispettivamente con Eni e Total”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano – Mariateresa Totaro (pag. 8)
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