L’allarme uragano nel Golfo del Messico e una nuova escalation nelle minacce di Donald Trump all’Iran hanno infiammato le quotazioni del petrolio, spingendole in rialzo di oltre il 4%. Il Wti è risalito sopra 60$/barile, il Brent ha riconquistato quota 67 dollari. Al rally hanno contribuito anche un forte calo delle scorte di greggio Usa (-9,5 milioni di barili la settimana scorsa) e le osservazioni preparate dal presidente della Fed Powell per la testimonianza al Congresso, da cui emerge l’orientamento a tagliare i tassi di interesse questo mese. Sul petrolio ha pesato però soprattutto l’evacuazione di decine di piattaforme nel Golfo del Messico per il probabile arrivo dell’uragano nel weekend.
Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 13)
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Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
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